Il radar meteorologico viene utilizzato soprattutto per le previsioni a breve termine (nowcasting) in quanto consente in pochi minuti di misurare la quantità di idrometeore (pioggia, neve,
ghiaccio, grandine) presenti nell'atmosfera con una precisione di 1km quadrato in un ipotetico volume di 100/250km di raggio e di 10 km di altezza.
Il radar è formato da quattro componenti principali: un trasmettitore,
un'antenna, un ricevitore e un indicatore. Il trasmettitore invia le radioonde a impulsi regolari per mezzo di un'antenna direzionale, che le concentra in un fascio puntato nella direzione desiderata.
Quando il fascio colpisce una goccia, viene riflesso sotto forma di eco tornando all'indietro verso l'antenna del ricevitore.
Le onde elettromagnetiche emesse dai radar sono dell'ordine delle micronde (da 1 a 10 cm) poichè solo a queste lunghezze d'onda si riescono a rilevare oggetti tanto piccoli quanto le gocce di pioggia o i cristalli di neve presenti nelle perturbazioni.
Mediante un procedimento di amplificazione ed elaborazione computerizzata dell'eco, il ricevitore radar produce un segnale visivo su uno schermo.